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Intervista a Luciano Curreri – serie “O dolce padre, che è quel ch’i’ odo…”.

Luciano Curreri, professore ordinario di letteratura presso l’Università di Liegi, è autore di numerosi saggi e libri di narrativa, tra cui citiamo Volevo scrivere un’altra cosa (Passigli 2019), proposto da Alessandro Barbero tra i candidati al Premio Strega 2020.

Il non memorabile verdetto dell’ingratitudine è il suo ultimo lavoro appena uscito per i tipi di Inschibboleth. L’opera rappresenta una distopia arrischiata e originale, è un libello schietto, colto e ruvido, comico e tragico insieme. L’anti-eroe, condannato per plagio da una gravosa e non identificata azienda, ha l’unica colpa d’aver provato ad aiutare un paio di giovani impiegati della stessa. Nei limiti di una surreale e postuma condizione, un narratore improduttivo affida il racconto a una specie di manoscritto sopravvissuto come carne e carta scannerizzate da remoto e spiritico supporto.

Guarda il video dell’intervista >>>

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles