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Incontro letterario con Thilde Barboni e Jean Jauniaux

L’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, in collaborazione con Mincione Edizioni, vi invita ad incontrare i due autori belgi Thilde Barboni e Jean Jauniaux, scelti dalla casa editrice per il lancio della nuova collezione intitolata “Dal Belgio”, rivolta a far conoscere in Italia le voci di un paese plurale che non è solo la sede dell’Unione Europea.

Con la partecipazione di

  • Thilde Barboni, autrice de Lo chiamavano Tony Barber
  • Jean Jauniaux, autore de Racconti trappisti
  • Thea Rimini, direttrice della collana Dal Belgio e traduttrice
  • Claudio Gigante, professore di letteratura italiana all’ ULB
  • Mariangela Mincione, editore

Lo chiamavano Tony Barber
A causa (o grazie?) dei traffici illegali di reperti etruschi rinvenuti nei terreni di famiglia, Antonio Barbieri riesce ad aprire la porta di Cinecittà con in mano il suo sogno: la sceneggiatura di un western a basso costo da girarsi in Italia. Il produttore Dino Marchis, scommette su di lui e produce il film che riscuoterà un grandissimo successo nell’Italia del miracolo economico. È l’inizio degli spaghetti western. Ma non gli basta: Graziella torna sempre alla mente. Si conoscono da bambini e da bambini hanno lo stesso sogno che lei realizzera’ ad Hollywood. Il destino di un uomo e di una donna che attraversano la storia del cinema italiano e l’evoluzione di un genere diventato oggetto di culto.

Thilde Barboni traduttrice e psicologa clinica di formazione, è nata in Belgio da padre di origine italiana. Scrive in francese e vive a Bruxelles. Autrice di romanzi pubblicati in Belgio (Le Cri, Luce Wilquin, Weyrich), in Francia (Calmann-Lévy) e in Svizzera (Favre), alcuni tradotti in tedesco e coreano; di racconti usciti in varie riviste e di fumetti per Dupuis tradotti in spagnolo, italiano, tedesco, inglese, giapponese, polacco, olandese. Ha scritto opere teatrali messe in scena al Théâtre royal du Parc di Bruxelles, drammi radiofonici trasmessi su RTBF e Radio Canada.

 Racconti trappisti
Un viaggio in Cina fatto dalla soffitta di casa, un’infanzia trascorsa nei paesi della Pietra Blu in compagnia di Tintin e Bob Morane, le vacanze al Mare del Nord sulle tracce di Paul Delvaux, una madre da reiventare ogni giorno mentre scorre la Storia del Belgio: un paese che non è solo la sede dell’Unione europea. La letteratura, la pittura, la musica filtrano la realtà e fanno da collante a un paese dove le spinte separatiste tra Nord e Sud si fanno sempre più pressanti.

Jean Jauniaux è nato in Belgio, nel villaggio di Ecaussinnes in Vallonia, ha vissuto a lungo a Bruxelles e fin dall’infanzia ha trascorso lunghi periodi nelle Fiandre, nel villaggio di Saint-Idesbald. Questi luoghi alimentano la sua immaginazione letteraria nei romanzi e nelle raccolte di racconti. Caporedattore della rivista letteraria Marginales fino al 2020, è Presidente del PEN Belgio. “Trovo che i suoi racconti siano impressionanti. L’umorismo dona equilibrio ai testi, ci distrae da un eccesso di gravità, ci fa sentire un altro suono.” Jean-Marie Le Clézio

Prenotazione obbligatoria >>>

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
  • In collaborazione con: Mincione Edizioni