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Tradurre e ritradurre i classici – Giornata di studi

L’Italia è il paese europeo dove più spesso vengono ritradotti i classici stranieri moderni e contemporanei. Questo singolare primato evidenzia, una volta di più, l’estrema mobilità della lingua italiana, che quando è lingua di traduzione rischia di suonare obsoleta nel giro di pochi decenni. Questa giornata di studi si propone di riflettere su tale fenomeno ricorrendo in maniera assai parca alle implicazioni teoriche della traduttologia: queste ultime, pure necessarie nel bagaglio culturale di un traduttore, non possono certo soppiantare il suo orecchio, strumento individuale che rimane essenziale e imprescindibile per cogliere l’eco emanata dal testo. In particolare, si tenterà di indagare le seguenti questioni cruciali:

– Come si affronta la traduzione di un “classico”?
– Cosa significa “svecchiare” una traduzione datata?
– Come si arriva a tradurre in una lingua contemporanea che dia l’illusione acustica del vintage, che renda cioè il tono e il timbro dell’antico con parole moderne, e che colga quanto sussiste di moderno in quel tono e quel timbro antichi?
– Come si conciliano le esigenze linguistiche e le strategie editoriali?

Programma

Iscrizioni

Stefania.Ricciardi@vub.be
Stefania.Ricciardi@kuleuven.be

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Vrji Un