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“Bruxelles. Terra di frontiera tra mondo latino e tedesco”. Incontro con Beda Romano

L’Istituto ha il piacere di incontrare l’autore del libro Bruxelles. Terra di frontiera tra mondo latino e tedesco, pubblicato di recente (2019) per i tipi del Mulino.

Con la partecipazione di Christian Franck, discuteremo insieme a Beda Romano del suo nuovo volume sulla capitale belga. Conosciuta solitamente come città fantasma, sede delle fredde istituzioni europee, metafora dell’Europa incompiuta, caratterizzata dal suo clima freddo e piovoso, Bruxelles in realtà è un vero melting pot di culture ed esperienze diverse. Terra di esilio di numerosi intellettuali europei, da Marx a Baudelaire, la città natale di Magritte e del surrealismo è uno straordinario incrocio di culture. Bruxelles rappresenta un microcosmo dell’Unione Europea in cui si combinano stili, arti e tendenze. Storica terra di frontiera tra il mondo latino e l’universo tedesco, la capitale belga è la città dei compromessi incredibili e delle convivenze inaspettate, il tutto ovviamente non senza conflitti. Il 30% dei suoi abitanti è straniero (e il 70% di questi è europeo), due sono le lingue ufficiali, tre con l’inglese come lingua franca, Bruxelles è attraversata da un confronto acceso tra laici e cattolici, oltre che da quello di lunga data tra fiamminghi e valloni. Se seguiamo l’autore e riusciamo ad andare oltre gli stereotipi, Bruxelles si rivela a noi per quello che è: una delle capitali più accoglienti e cosmopolite dell’intero continente.

Giornalista e scrittore, Beda Romano è corrispondente per «il Sole-24 Ore» da Bruxelles. Ha pubblicato per il Mulino il libro-conversazione con T. Padoa-Schioppa La veduta corta (2009) e Berlino capitale. Storie e luoghi di una città europea (con S. Romano, 2016); per Sellerio Il ragazzo di Erfurt (2014) e per Guanda La brasserie di Ostenda (2017).

Christian Franck, professore emerito all’Università cattolica di Lovanio, insegna presso la facoltà di scienze economiche, sociali, politiche e della comunicazione della stessa università. Membro dell’Istituto di Studi Europei (IIE), ha la cattedra inoltre di «fondamenti storici e culturali dell’integrazione europea».

 

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