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“Incantesimi” di Franco de Courten. Mostra di opere ispirate dagli incantesimi del mondo antico

Scarica qui la brochure della mostra >>>

Le opere in mostra appartengono alla serie Incantesimi e fanno parte di un autentico libro d’arte composto da quarantanove tavole riprodotte in lito-serigrafia. Le tavole originali che saranno esposte all’istituto, dipinte ed elaborate da Franco de Courten, sono illustrate con tecnica mista (olio, inchiostri colorati, pastelli ad olio, vernici metalliche e foglia d’oro) e sono ispirate dagli incantesimi del mondo antico.

“Il lavoro filologico che ha accompagnato la creazione artistica ha comportato un accurato studio dei “papiri magici” d’origine egiziana, greca e latina (datati dal III secolo a.C. al IV d.C.); delle opere dei grandi maghi del Medio Evo e del Rinascimento (Paracelso, Dee, Agrippa, Alberto Magno) e dei testi fondamentali della tradizione ermetica anche ebraica ed araba. Le formule antiche e le connessioni esoteriche codificate sono state interpretate ed adattate con levità alla realtà attuale, anche perché l’antica pratica accettava la possibilità di contemperare l’ortodossia con la libera ispirazione del mago; ciò che tra l’altro è d’ausilio alla necessaria indipendenza di interpretazione del lettore. L’autore ha quindi composto un vero e proprio “Corpus” di incantamenti, suddiviso in sette capitoli, uno per ciascuno dei corpi celesti influenti, col relativo colore magico: Luna/Bianco, Mercurio/Verde, Venere/Blu, Sole/Giallo, Marte/Rosso, Giove/Porpora e Saturno/Nero. All’interno del “Corpus” ogni opera mantiene comunque la sua identità ed indipendenza.” Descrizione tratta dal libro Incantesimi, 2004, Editalia.

Franco De Courten (1932 – 2014). Laureatosi in giusriprudenza a Trieste, entra in diplomazia nel 1960. Al Ministero degli Esteri si occupa dei problemi della Cooperazione allo sviluppo. La sua carriera di diplomatico lo porta in giro per il mondo, in diverse nazioni europee e in molti paesi del Mediterraneo, in Africa e nel Medioriente. E’ Ambasciatore in Angola, Giordania e Algeria. I suoi viaggi hanno ispirato la sua produzione artistica, a cui si dedica completamente dalla metà degli anni Novanta. Le sue opere sono state esposte nei più importanti musei del mondo, tra cui il Louvre di Parigi. Nel 2003 ha pubblicato Diario d’Algeria 1996-1998 edito da Rubbettino, e nel 2004, Incantesimi (Editalia).

Vernissage della mostra martedì 18 gennaio ore 19
La mostra è visitabile fino al 25 febbraio 2022, dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14 alle 17.

Prenotazione per il vernissage obbligatoria >>>

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles