“a due”. Arte Contemporanea in Italia e Belgio 1990-2015, ideato e curato da Laura Viale e Maria Elena Minuto per l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, è un progetto che nasce dall’idea di aprire un dialogo tra artisti italiani e artisti belgi emersi dagli anni ’90 sino alle generazioni più recenti.
Con una serie di appuntamenti che proseguiranno fino alla fine del 2018, “a due” ospita mostre, performances e incontri che mettono in valore il dialogo tra artisti provenienti da diverse culture, esperienze e generazioni. Ogni artista italiano, infatti, è invitato a scegliere ed esporre un artista belga cui è legato da una relazione di affinità o di contrasto.
Inaugura il secondo anno del progetto What We Can Use, What We Can’t Move di Raffaella Crispino e Hans Demeulenaere. Nata da una stretta collaborazione tra gli artisti e da un’ironica analisi sui limiti e sulle possibilità offerte dallo spazio espositivo dell’Istituto Italiano di Cultura, la mostra prende avvìo dai rispettivi archivi fotografici degli artisti, che divengono punto di partenza per l’elaborazione dei lavori. Attraverso una rilettura critica del display nell’arte e “dell’arte del display”, Crispino e Demeulenaere riflettono sulle logiche critiche e linguistiche alla base delle metodologie espositive e curatoriali contemporanee. Una selezione di materiale prodotto e conservato dagli artisti sviluppa un racconto complesso fatto d’immagini, oggetti, sculture e installazioni che illustra il loro percorso creativo e di ricerca.
Raffaella Crispino (Napoli, 1979) vive e lavora a Bruxelles. L’artista realizza installazioni e sculture, utilizzando diversi media tra cui video, tessuti e fotografia. Dopo essersi laureata in Arti visive presso lo IUAV di Venezia (2007) è stata artista residente presso l’HISK di Gand (2014-15), il JCVA di Gerusalemme (2010) e il CCA-Kitakyushu in Giappone (2008-2009). Crispino, finalista di molti concorsi in Italia e Belgio, nel 2013 vince a Bruxelles i premi Jung Artistic Talent Award e Prix Médiatine. Tra le sue recenti mostre personali: Tokyo – San Francisco, Super Dakota Gallery, Bruxelles (2016); c/o Alternate Correspondence, 1/9unosunove gallery, Roma (2015); Faux en écriture, Dauwens & Beernaert Gallery, Bruxelles (2016); It takes two to make an accident, HISK, Gand (2015).
Hans Demeulenaere (Ostenda, 1974) vive e lavora a Bruges. Si laurea in Arti visive al LUCA School of Arts di Gand e è stato artista residente presso il Masereelcentrum di Kasterlee (2016) e il Workspacebrussels di Bruxelles (2015). Centrali nella ricerca dell’artista sono la riflessione sugli spazi espositivi e la trasformazione di elementi architettonici in sculture e installazioni. Tra le sue recenti mostre personali e di gruppo: You make a better door than you do a window, con Emi Kodama, Beursschouwburg, Bruxelles (2016); Politics of Installation, con Bas van den Hurk,P/////AKT, Amsterdam (2015); Be ALL AND END ALL, con Herman Van Ingelgem e Marc Nagtzaam, Millington Marriott, Londra (2015); Some Objects, Eight Sculptures, Several Frames, One Video and a Book, Mu.ZEE, Ostenda (2014); The Gathering Of Characters And Forms (Chapter I), Dash, Kortrijk, (2014); A Never Ending Story, Extra City Kunsthalle, Anversa (2013).
“a due”. Arte Contemporanea in Italia e Belgio 1990-2015 è un progetto di Laura Viale (Torino, 1967), artista, e Maria Elena Minuto (Roma, 1981), Ph.D., storica dell’arte e scrittrice indipendente. Entrambe vivono e lavorano a Bruxelles.