Presentazione della biografia di Gaia Servadio, Gioachino Rossini, Feltrinelli editore.
La vita di Gioachino Rossini è più avventurosa di quella dei quattro moschettieri messi assieme, è un romanzo. Da ragazzino povero a uomo ricco e infelice, da giovane di “sinistra” a vecchio di destra però sempre pronto a sfottere imperatori e impostori. Ci sono più di mille donne nel catalogo di Gioachino, una lista che avrebbe imbarazzato Leporello. Dopo i primi successi è talmente popolare che le ragazzine lo rincorrono per la strada tagliandogli pezzi di vestito da dosso, come succederà con i Beatles, e, se possibile, qualche ciocca di capelli. Lo scrive Lord Byron, furibondo che qualcuno fosse diventato ancora più famoso di lui. Ma perché il compositore più celebre della sua epoca si chiuse in un mondo di semisilenzio per ben trentanove anni?
La risposta che dà Gaia Servadio si basa sull’analisi critica di un epistolario trovato solo di recente. Oltre 250 lettere che esprimono bene lo humour feroce del Maestro, le sue passioni nascoste ma anche il male e il bene di vivere. La pazzia e il genio sono fratelli gemelli, non solo in Mozart, ma anche in Rossini.
Gaia Servadio, giornalista, narratrice, saggista e pittrice, vive dal 1956 a Londra. Ha esordito su “Il Mondo” di Pannunzio e ha poi collaborato a “La Stampa”. Ha lavorato inoltre per la BBC radio e televisione, il “Corriere della Sera”, “The Observer”, “The Times”, “The Sunday Times” e “The Daily Telegraph”. È stata vicepresidente della stampa estera a Londra; ha fatto parte dell’esecutivo della London Symphony Orchestra e ha collaborato con il teatro Massimo di Palermo. Ultimamente, è intervenuta al Literary Festival di Oxford, alla National Gallery di Londra e al Festival di Todi. Tra i suoi libri: Tanto gentile e tanto onesta (1967), L’azione consiste. Don Giovanni (il dissoluto punito) (1968), Il Metodo (1970), Raccogliamo le vele (2014), Gioachino Rossini (2015) e I viaggi di Dio (2016).