Critico letterario, docente di letteratura tedesca, autore di uno dei maggiori romanzi del Novecento italiano, Rubé (1921), Giuseppe Antonio Borgese ha avuto un ruolo di primissimo piano nel dibattito culturale della prima metà del secolo. Esule per antifascismo dal 1931, la sua attività durante il lungo soggiorno americano è stata oggetto negli ultimi anni di un rinnovato interesse da parte della critica. Sono stati studiati, in particolare, gli importanti carteggi con varie figure di intellettuali e gli scritti diaristici. Anche l’opera di narratore continua a suscitare l’interesse dei lettori, non solo in Italia: il capolavoro, Rubé, è stato recentemente riproposto ai lettori francesi da Gallimard in una nuova edizione.Interventi di Ilaria De Seta (Università di Liegi); Muriel Gallot (Università di Tolosa); Gandolfo Librizzi (Fondazione “Giuseppe Antonio Borgese” di Polizzi Generosa); Mirko Menna (Università di Chieti-Pescara); Gianni Oliva (Università di Chieti-Pescara).Coordina la tavola rotonda: Silvia Fabrizio-Costa (Università di Caen Basse-Normandie). Prenotazione obbligatoria >>>