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Documentario In me non c’è che futuro. Ritratto di Adriano Olivetti (2011) di Michele Fasano

Una finistra sull’Italia: film e dibattiti sull’Italia contemporanea

Ingresso gratuito

C’è stato un momento, a metà degli anni ’60 del XX secolo, in cui un’azienda italiana ebbe l’occasione di guidare la rivoluzione informatica mondiale. Una rivoluzione tecnologica che ebbe le sue radici in una rivoluzione culturale e sociale, in un modello industriale pensato al di là di Socialismo e Capitalismo, che il suo promotore, Adriano Olivetti, aveva cominciato a sperimentare sin dagli anni ’30 a Ivrea, in provincia di Torino. La Olivetti divenne l’azienda italiana con il maggior successo internazionale. Una multinazionale atipica: con un forte radicamento territoriale, caratterizzata da politiche sociali avveniristiche, formazione permanente e attività culturali di respiro internazionale, che furono il segreto del suo successo e non la conseguenza filantropica o mecenatistica dei suoi profitti. In me non c’è che futuro. Ritratto di Adriano Olivetti di Michele Fasano (144′, V.O., senza sottotitoli)Fasano, allievo di Tonino Guerra, si serve di filmati e foto d’archivio per ripercorrere la sorprendente parabola di una multinazionale atipica.La proiezione sarà preceduta da una presentazione di:Federiga Bindi, Direttore Istituto Italiano di CulturaMichele Fasano, RegistaLaura Olivetti, Presidente Fondazione OlivettiProiezione in versione originale senza sottotitoli

Per far fronte al grande freddo l’IIC offrirà una tazza di cioccolata calda ai presenti.Prenotazione obbligatoria >>>

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