In occasione delle celebrazioni per il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles ha aperto il 2021 con l’expo Scrivendo la Divina Commedia, risultato di un grande progetto internazionale che il Direttore Paolo Sabbatini ha curato e lanciato nel 2016 al Cairo: la trascrizione calligrafica e grafica dei primi ventuno versi della Divina Commedia in varie lingue, ad opera di maestri calligrafi di vari Paesi interessati e di appassionati.
Dopo le tappe a Bruxelles, Anversa, Terrarossa (IT), Hasselt, la mostra viene esposta alla Hôtel de Ville di Saint-Gilles, dal 14 al 28 marzo, nell’ambito di “Pronto Italia!”, la settimana di eventi dedicati al nostro Paese, organizzata dal Comune di Saint-Gilles.
I primi 21 della Divina Commedia sono un compendio di tutta l’opera, anche perche’ il 21 e’ un numero magico, 3 volte 7, ed e’, ad esempio, quello dei Tarocchi. Dante era un mistico ed appassionato di scienze esoteriche, quindi ha voluto condensare in 21 versi il concetto generale della Divina Commedia, riassumibile in maniera riduttiva nel seguente schema: l’illuminazione dopo un periodo di confusione, attraverso un percorso personale di sacrificio.
Il progetto si avvale della collaborazione con altri Istituti italiani di cultura nel mondo e coinvolge inoltre le istituzioni culturali di altri Paesi.
Negli anni sono state raccolte opere grafiche e calligrafiche, anche composte ex tempore in sessioni speciali in Egitto e in altri Paesi, rigorosamente eseguite a mano, nella tecnica e nello stile più libero e nella dimensione minima di un piccolo foglio da disegno. Tre grandi tradizioni calligrafiche compongono in larga parte la mostra: quella italiana; quella araba e quella cinese. Queste tre civilta’ condividono la passione per la calligrafia come forma di arte, e formano un triangolo equilatero, come le piramidi, che hanno dato a questa mostra, concepita proprio durante il periodo di servizio in Egitto del curatore, un’ulteriore ispirazione esoterica. Un’opera di grandi dimensioni (10 x 2 m) è stata inoltre realizzata a più mani da alcuni artisti di varie nazionalità : si tratta di Un dazibao multiculturale – nome scelto in omaggio alla storia cinese – che mescola lingue, tecniche e grafismi diversi.
L’edizione belga della mostra comprende anche calligrafie in neerlandese, francese e inglese e un’ opera a tecnica mista con la traduzione in ebraico del primo verso: “Nel mezzo del cammin di nostra vita”, a cura di Ermanno Tedeschi, raffinato mediatore artistico tra varie culture.
Vista l’importanza del poema di Dante nella storia della letteratura e del pensiero, questo progetto vuole essere un ponte ideale tra le varie culture ma anche una riscoperta dei valori dello spirito, assumendosi come un percorso ideale per l’esperienza umana in generale, al di la’ delle storie personali.
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 , e i sabati 19 et 26/03 dalle 10 alle 13.
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Le precedenti tappe della mostra:
Bruxelles: 22 gennaio -12 febbraio 2021
Anversa: 20 marzo – 4 aprile 2021
Castello di Terrarossa: 2 – 28 agosto 2021
Hasselt : 19 – 27 novembre 2021
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Guarda il video del concerto Prologo: suoni e canti danteschi >>>
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