Scrittore e collaboratore di diversi giornali (da “la Repubblica” a “Vanity fair”), Paolo Di Paolo ha ambientato le sue storie nel presente e nel passato (gli anni venti del ‘900, gli anni Ottanta).
Può la letteratura produrre una contro-storia emotiva di un Paese presentando un’alternativa alle versioni ufficiali? Può leggere nelle pieghe degli eventi cogliendone i lati meno prevedibili? Sulla scorta di modelli letterari e cinematografici (Tabucchi, Rosetta Loy, Fellini e Nanni Moretti), Di Paolo ci proporrà un inedito viaggio in Italia. In una scommessa sul rapporto tra memoria e immaginazione.
Interverrà Thea Rimini, docente dell’Università di Mons.
Paolo di Paolo
Paolo di Paolo è laureato in Lettere alla Sapienza – Università di Roma, dove ha ottenuto un dottorato di ricerca in Studi di storia letteraria e linguistica italiana all’Università degli Studi Roma Tre. Nel 2003 è stato tra i cinque finalisti nazionali del Premio Campiello Giovani. Ha poi esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004, finalista Premio Italo Calvino per l’inedito 2003). Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Raccontami la notte in cui sono nato, seguito negli anni successivi dai numerosi altri romanzi come Dove eravate tutti (Feltrinelli, vincitore Premio Mondello, Superpremio Vittorini 2012 e finalista Premio Zocca Giovani), e Mandami tanta vita (Feltrinelli), finalista Premio Strega e vincitore del Premio Salerno Libro d’Europa e del Premio Fiesole Narrativa Under 40.
Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Una storia quasi solo d’amore (Feltrinelli) e nel 2019 esce Lontano dagli occhi (Feltrinelli), vincitore della 91ª edizione del Premio Viareggio.
I suoi romanzi sono pubblicati in diverse lingue europee. Paolo Di Paolo è scrittore e collaboratore di diversi giornali (da “la Repubblica” a “Vanity fair”).