Nell’ambito del ciclo di interviste “O dolce padre, che è quel ch’i’odo…”, il Direttore Paolo Sabbatini incontra l’artista marchigiano Sandro Trotti per un evento che esplora il vasto campo artistico di una delle figure di spicco dell’arte contemporanea italiana. Attraverso un avvincente dialogo spazieremo nei numerosi stili e nelle più varie tecniche usate dal pittore e capiremo dove sta andando l’arte oggi.
Guarda il video dell’intervista qui : https://youtu.be/JPE8ctAUGdU
Sandro Trotti è un pittore italiano contemporaneo. Negli anni ’60 la ricerca pittorica di Trotti è rivolta all’astrattismo e alle sperimentazioni su vetro e materiali plastici, e sono gli anni dei Cellophane, degli Assi Cartesiani, dei Chicchi di riso, dei televisori e dei Crates. Negli anni ’70 Trotti sviluppa una pittura più figurativa, che non tralascia le forme geometriche né le pennellate materiche dei Crates. Nel 1972 Trotti divenne professore di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove insegnò fino al 2000. Ricopre incarichi di insegnamento a Pechino e Canton, nella Repubblica popolare cinese. Si è recato numerose volte in Thailandia e in India, Egitto, Medio Oriente, arricchendo così la sua ricerca pittorica di nuovi soggetti nuove suggestioni. Realizza i Buddha e inizia a disegnare ritratti di donne orientali, tema che ritorna durante tutta la sua carriera. I ritratti, i nudi di donna, i paesaggi di Roma, i paesaggi delle colline marchigiane sono temi pittorici costantemente presenti nell’arte di Trotti.