Il 16 dicembre 2024, in occasione del 60° anniversario del primo lancio satellitare italiano – terzo al mondo dopo quelli di USA e URSS – e della Giornata nazionale dello Spazio, l’istituto Italiano di Cultura lancia un evento interplanetario, che naviga fra ingegneria, teatro, architettura, fumettistica, cosmonautica, musica e ricerca.
Un’occasione per esplorare insieme i molteplici aspetti dello Spazio, guidati dai racconti e dalle esperienze di un protagonista delle imprese spaziali italiane, l’astronauta Paolo Nespoli, nonché dalla visione della ricercatrice e architetta Valentina Sumini.
Un viaggio affascinante che ci condurrà fino al pianeta del Piccolo Principe, con la rappresentazione di alcuni estratti dello spettacolo a lungo in tabellone al Teatro Sistina di Roma mesi fa, Il Piccolo Principe Show di Stefano Genovese e Diego Savastano, interpretati da Davide Paciolla nel ruolo dell’aviatore e Alessandro Stefanelli nel ruolo del principe. A completare l’esperienza, le musiche dal vivo sullo Spazio del gruppo folk I Mercanti di Liquore.
Paolo Nespoli (Mir 97; EUROMIR 95; EUROMIR 94; NASA-Mir, Bed Rest Esperiment) nato a Milano nel 1957, è un astronauta italiano. Con 313 giorni nello spazio totali attraverso tre missioni, è il secondo astronauta dell’European Space Agency (ESA) con più esperienza.
Dopo una carriera militare che lo porta in Libano, decide di seguire il suo sogno d’infanzia: fare l’astronauta. Dalla sua prima missione-simulazione Experiment for the European Manned Space Infrastructure (ExEMSI), come volontario per l’ESA nel 1990, non ha più smesso di lavorare nel campo aereospaziale, collaborando con diverse agenzie e progetti, tra cui la NASA.
Nel 1998 viene selezionato per diventare astronauta italiano per il Corpo Astronauti Europeo dell’ESA/EAC e nel 2006 gli viene assegnata la sua prima missione: la STS-120 dello Space Shuttle. Nel 2010 gli viene assegnato il secondo volo nello Spazio: la Spedizione 26/27. Infine, nel 2017 inizia la sua terza missione: ISS-52/53, durata ben 138 giorni, in cui porta con sé anche “C’è spazio per tutti”, il fumetto di Leo Ortolani a lui dedicato.
Valentina Sumini è professoressa di Architecture for Human Space Exploration al Politecnico di Milano e ricercatrice presso il Massachussets Institute of Technology (MIT). E’ altresì Ingegnere Senior presso Coesia Engineering Center, dove si occupa di robotica avanzata, realtà estesa e sostenibilità. Autrice di progetti che puntano all’insediamento umano nello Spazio; ma senza mai abbandonare… quelli sulla Terra per la quale continua a studiare e ricercare. Nominata Ambasciatore del Design nel 2021 dall’Ambasciata d’Italia a Washington, tra i suoi diversi progetti c’è anche un albergo su un satellite spaziale. Tra i maggiori contribuenti all’evoluzione della specie umana quale multiplanetaria, sostiene che gli astronauti possano essere fonte di insegnamento e ispirazione per la società.
Spettacolo teatrale Il piccolo principe show
Il Piccolo Principe è una storia che tutti conoscono ma nessuno ricorda. Questa è la prova che il concetto che ribadisce l’autore corrisponde a verità: gli adulti non pensano mai alle cose veramente importanti. Quali sono le cose importanti? Sono quelle che gli adulti ci hanno insegnato da bambini e che abbiamo dimenticato diventando adulti. Spetta quindi al Piccolo Principe, eterno bambino, rinfrescarci la memoria.
Non è uno spettacolo di prosa, non è un musical, non è un circo, non è un’installazione, ma è un po’ di tutto questo, perché ogni verità svelata, ogni personaggio, ogni snodo della vicenda, ogni suo pianeta o satellite o asteroide, attinge allo strumento più adatto per viaggiare fino allo spettatore.
I Mercanti di Liquore
Gruppo musicale attivo tra il 1995 e il 2010; e poi nuovamente dal 2021. Presenti all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles con Lorenzo Monguzzi (voce e chitarra) e Andrea Verga (mandolino). Il loro repertorio è costituito da composizioni originali, incluse alcune sullo Spazio, nonché da rivisitazioni di canzoni di Fabrizio De André (a una cui opera s’ispira il loro nome) e altri autori della musica italiana.
Si ringrazia l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per la collaborazione.
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