L’8 febbraio 2024 l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles ospiterà una conferenza di Cristina Beltrami su Antonio Da Ros, straordinario designer del vetro Muranese della seconda metà del Novecento.
Antonio Da Ros nasce a Venezia nel 1936 e si forma l’Istituto di Arti Decorative dei Carmini, leggendaria scuola dell’avanguardia artistica cittadina dove, nel 1957, consegue il titolo di Professore di Arti Decorative e Architettura.
I vetri di Da Ros sono essenzialmente opere concettuali in dialogo con il linguaggio dell’arte coeva: sono sculture calate in quella Venezia animata da mostre internazionali come la Biennale – alla quale Da Ros partecipa sovente – e dalla presenza di cenacoli culturali, in primis quello di Peggy Guggenheim che invitava gli artisti locali a soluzioni astratte.
Cristina Beltrami è curatrice della mostra Antonio Da Ros. Suspended colors che si terrà presso la Modesti Perdriolle Gallery, a Bruxelles, dal 27 gennaio al 23 marzo 2024. La mostra presenta una quarantina di pezzi riferiti alla stagione più felice di Da Ros, ovvero dagli anni sessanta ai modelli degli anni ottanta, cercando di sottolineare come fin dai titoli – i Sassi o i Momento o il celebre Contrappunto che si aggiudica un premio alla Biennale del 1960 – l’artista fosse quanto mai influenzato da movimenti artistici, in particolare dallo Spazialismo. L’esposizione, dunque, prima personale di Antonio Da Ros all’estero, ha principalmente due scopi: far conoscere lo straordinario designer al pubblico belga e collocare il suo lavoro in un contesto più ampio che tenga conto di tutte le influenze e i riferimenti da cui Da Ros ha tratto ispirazione.
Cristina Beltrami è storica dell’arte, curatrice, docente di Storia del Vetro veneziano presso il SIE di Ca’ Foscari nonché external-tutor per la Warwick University. Dopo un dottorato sul Patrimonio scultoreo italiano dell’Ottocento e Novecento in Uruguay e un secondo dottorato sulla Scultura alla Biennale di Venezia. 1895-1914 divenuto un volume nel 2023, ha consolidato il suo campo d’interesse attorno alla scultura, alla storia della Biennale di Venezia e alle arti decorative, con particolare attenzione al vetro. Tra i cataloghi di mostre e le pubblicazioni più recenti su questi temi ricordiamo: Maurice Marinot. Il vetro (Stanze del Vetro – Fondazione G. Cini, Venezia, marzo-luglio 2019); The Venice Biennale and the Murano Glass Market: 1895-1930 (produzione Taylor & Francis, 2021); The Glass Ark. Animali nella collezione Pierre Rosenberg (Stanze del Vetro – Fondazione Cini, 2021) e Massimo Micheluzzi al Negozio Olivetti (Negozio Olivetti-FAI, Venezia, 2023); Cento anni di NasonMoretti (Museo del Vetro, Murano). Nel 2021 è stata premiata da The Venice Glass Week per le tre mostre che ha curato durante il Festival: Più vero del vero. Bruno Amadi al Museo di Storia Naturale, L’Ottaviano Augusto di Giberto Arrivabene. Un dialogo con l’antico al Museo Nazionale Archeologico e Perle in fiore. Le conterie di Benedetta Gaggia al Museo di Ca’ Mocenigo di Venezia. Dal 2015 è membro dell’Ateneo Veneto di Venezia.
Evento in lingua francese
Prenotazione non più disponibile