Saluti introduttivi:
- S.E. Federica Favi Ambasciatore d’Italia in Belgio
- S.E. Ambasciatore Vincenzo Celeste, Rappresentante Permanente dell’Italia presso l’Unione Europea
- Allegra Iafrate Addetta reggente dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
Intervengono, con l’Autore:
- Caterina Chinnici, Vicepresidente della Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo, Magistrato
- Fabio Massimo Castaldo, Ex Vicepresidente del Parlamento europeo
- Lorenzo Robustelli, Direttore di EuNews
Come è vista l’Italia dall’Europa, e come è vista l’Europa dall’Italia? Le percezioni rispettive corrispondono sempre alla realtá? L’Italia è solo patria di mafie e corruzione, o anche esempio virtuoso della lotta alle frodi, alla corruzione ed alla criminalità internazionale? Cosa significa essere Patriota nel XXI secolo? Si può essere patriota italiano senza essere anche patriota europeo? E cosa significa essere patriota italiano-europeo? Si può credere nell’unitá europea senza essere europeista da piedistallo o radical chic? E si può essere patriota senza essere sovranista? Si può essere fieramente italiani ed europeisti, senza essere identificati come inaffidabili frodatori, e adepti della tecnocrazia delle élites? Perché l’Italia spende molto per la vigilanza delle frontiere esterne dell’Ue, ma incassa meno dei Paesi Bassi?
A queste ed altre domande, che molti italiani si pongono sull’Europa, e molti altri cittadini europei si pongono sull’Italia, l’Autore ha cercato di dare risposta con questa raccolta di scritti, interviste e pensieri “italiani-europei”, che vanno prevalentemente dal 2018 a qualche mese prima della pubblicazione. Il filo conduttore è quello di provare a spiegare – non senza una vena di critica, pur sempre costruttiva – l’Europa agli italiani e l’Italia agli altri cittadini europei. Fuori da facili luoghi comuni e stereotipi. Come quelli secondo cui l’Italia sarebbe un Paese solo di mafie, corrotti e corruttori, e l’Europa solo regno degli zero virgola e della curvatura dei cetrioli. Ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti non è mai casuale. Mentre è puramente casuale se questo libro dovesse sembrare la risposta di un Generale in congedo, al libro Il mondo al contrario, del Generale in servizio Roberto Vannacci.
Alessandro Butticé, Generale della Guardia di Finanza in congedo e dirigente emerito della Commissione europea, è oggi opinionista per diverse testate (Aise, Compliance, Eurocomunicazione, Formiche, Il Riformista). Laureato in Giurisprudenza, Economia e Commercio e Scienze della Sicurezza economico-finanziaria, e specializzato in Giornalismo e Comunicazioni di massa, è autore di diverse pubblicazioni, tra cui “Forze dell’Ordine e Comunicazione: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, opinione pubblica e mass media” (prefazione di Maurizio Costanzo), e “Arriva l’Euro!” (prefazione di Emma Bonino).
Da sempre patriota italiano ed europeo, padre di quattro giovani e nonno di quattro giovanissimi europei, vuole continuare a battersi perché possano vivere nell’Europa unita dei padri fondatori.
Giornalista in età giovanile, poi Ufficiale della Guardia di Finanza e dirigente della Commissione europea, alternando periodicamente la comunicazione istituzionale all’attività operativa, si trova ora nel terzo tempo della sua vita. E vuole viverlo facendo tesoro del pensiero di Mário De Andrade in “Il tempo prezioso delle persone mature”. Soprattutto facendo, dicendo e scrivendo quello che gli piace e quando gli piace. In tutta libertà ed indipendenza. Giornalismo, attività associative e volontariato sono le sue uniche attività.
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