La rassegna “Venezia a Bruxelles – I film del festival all’Istituto Italiano di Cultura” giunge alla sua seconda tappa con il film Familia di Francesco Costabile, ispirato al libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste.
Luigi Celeste ha vent’anni e vive con sua madre Licia e suo fratello Alessandro, i tre sono uniti da un legame profondo e sofferto. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione.
Luigi vive la strada e, alla ricerca di un senso di appartenenza e di identità, si unisce a un gruppo di estrema destra dove respira ancora rabbia e sopraffazione.
Un giorno Franco torna, rivuole i suoi figli, rivuole la sua famiglia, ma è un uomo che avvelena tutto ciò che tocca e rende chi ama prigioniero della sua ombra.
2024, VO IT, ST. EN, 120’
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Familia racconta il terribile Uroboro della violenza, che pare ereditata come un gene malato, in un ciclo di rabbia e tormento che riecheggia di generazione in generazione. Ma la pellicola è anche una storia di speranza, Luigi e la sua famiglia toccano il fondo dell’abisso per rinascere, fenici dalle ceneri.
La regia, asciutta, cruda e claustrofobica, dipinge perfettamente una realtà tristemente attuale, ripercorrendo dolorosamente tutte le tappe di chi vive l’incubo della violenza tra mura domestiche.