L’Istituto, in collaborazione con l’Associazione Giuliani nel Mondo, propone una serata dedicata al “romanziere di frontiera” Fulvio Tomizza.
Nato nei pressi di Materada, piccola località dell’Istria allora appartenente all’Italia, da una famiglia mista italiana e croata, Fulvio Tomizza ha vissuto in prima persona le vicende dell’esilio, trasferendosi poi a Trieste. Questa serata vi permetterà di conoscere uno scrittore che ha avuto la ventura di nascere in mezzo a due mondi culturali, etnici, sociali e politici in conflitto tra di loro, ma che per tutta la vita ha saputo trarre da questa duplice appartenenza la forza per un discorso di conciliazione e di tolleranza.
La sua vasta opera letteraria, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi di prestigio, sarà illustrata da quattro esperti, provenienti da varie università europee:
- Daniele Comberiati – Université Paul-Valéry Montpellier
- Claudio Gigante – Université libre de Bruxelles
- Lorenzo Moscardini – Scuola Normale Superiore di Pisa-Université libre de Bruxelles
- Thea Rimini – Université de Liège
Fulvio Tomizza avvia la sua prolifera composizione letteraria con due trilogie autobiografiche: la prima composta dai romanzi Materada (1960), La ragazza di Petrovia (1963) e Il bosco di acacie (1966) e la seconda da La quinta stagione (1965), L’albero dei sogni (1969) e La città di Miriam (1972). Tuttavia, il romanzo che introduce veramente l’autore al centro della realtà letteraria italiana e regionale è La miglior vita (1977) che racconta la cronistoria della parrocchia di Materada, durante XX secolo.
Seguono diversi altri romanzi, tra cui: Il male viene dal Nord (1984), Gli sposi di via Rossetti (1986), Quando Dio uscì di chiesa (1987), L’ereditiera veneziana (1989), Fughe incrociate (1990), Franziska (1997) e quelli pubblicati postumi La visitatrice (2000) e Il sogno dalmata (2001). Tomizza scrive anche diversi racconti e vari testi teatrali, tra cui ricordiamo Vera Verk (1963).
Grazie alla sua vasta produzione Tomizza è vincitore di numerosissimi premi letterari, tra cui il Premio Stega per il romanzo “La miglior vita” nel 1977.
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