SOPRATITOLATO IN FRANCESE
Capofila della nuova drammaturgia napoletana, Enzo Moscato (1948) è considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti in Artaud, in Genet, nei poeti maledetti di fine secolo, in Pasolini. Autore e protagonista di numerose pièces di successo (Scannasurice, Pièce Noire, Rasoi, Embargos, Bordello di mare con città etc.), ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, come il Premio Riccione/Ater e il premio Ubu. La sua lingua scenica, arcaica e modernissima, fonde in maniera originale una forte componente dialettale con espressioni e strutture sintattiche di altra provenienza (vocaboli stranieri, gerghi tecnici, neologismi…), in un pastiche che trascorre dal registro alto, lirico e letterario, a quello basso, di matrice popolare.
Compleanno, uno dei suoi capolavori più intensi e ispirati, dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, attore e drammaturgo prematuramente scomparso, è un monologo sul tema della separazione e dell’assenza, la cui partitura linguistica si accende liricamente di suoni e di colori, in un vibrante corpo a corpo con l’inanità dell’esistenza.