Di Edoardo Ripani/Antigone/Arsenaal
Performance – Monia Fontana, Diego Quattrociocchi & Edoardo Ripani
Musica – Ermelindo Bruni & Gianmarco Cellini
Coaching artistico – Michiel Soete
Drammaturgo – Bart Capelle
Immagini- Maria Baldovin & Edoardo Ripani
Costumi – Anne-Catherine Kunz
Disegno luci e tecnica – Jonas Lambrigts
Suoni – Niels Vanherpe
Stagista tecnico – Pim Mannaert
Produzione – Antigone, C-mine, theater arsenaal, ViernulVier, KWP Pianofabriek
Coproduzione – Perpodium
Con il sostegno del Tax Shelter del Governo Federale Belga
Con “La montagna è finita”, il teatrante italo-brussellese Edoardo Ripani torna nella sua regione natale. Tra l’agosto 2016 e il gennaio 2017, tre forti terremoti hanno cambiato il paesaggio dell’Appenino Centrale. Il terremoto è stato solo l’ultimo e il più drammatico evento di un intero periodo di depressione per la regione, iniziato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. L’area è diventata uno dei “luoghi dimenticati” d’Italia e d’Europa, dove la sensazione di abbandono e la rabbia si sono mescolate e alimentate a vicenda. Tuttavia, questa situazione non è affatto unica. Negli ultimi decenni, diverse aree in tutta Europa sono state emarginate, a causa di disastri naturali, mancanza di infrastrutture, spopolamento e crisi economica: il prezzo della globalizzazione.
“Il mio viaggio inizia nel 2016: mentre la terra tremava nella mia regione natale, mio padre è stato colpito da un cancro ai polmoni. Il tumore è stato scoperto il 5 gennaio 2017 e se l’è portato via il 1° giugno dello stesso anno. Mio padre è morto insieme alle sue amate montagne. ‘La montagna è finita’ è un road play attraverso luoghi che raccontano storie. A partire da questo focus personale e locale, intendo rivolgermi a tutti gli europei, con una storia universale di impoverimento umano e sociale, di fronte alla macchina economica e burocratica.” Edoardo Ripani
Evento in lingua francese, inglese e italiana, con soprattitoli in italiano e francese
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