Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Mostra di Giorgio Celiberti

Giorgio Celiberti – Volo libero, 2000 – tempera su tavola – cm.130×170

Mostra di Giorgio Celiberti nel quadro della regione Friuli Venezia Giulia a Bruxelles attraverso i suoi artisti.

Continua con una mostra del grande pittore e scultore Giorgio Celiberti il ciclo di mostre ideato e curato da Marianna Accerboni, organizzato da Ente Friuli Nel Mondo con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia ed ospitate presso l’Ufficio di collegamento a Bruxelles con un ricco programma fino a febbraio 2025.

L’inaugurazione, alla presenza dell’artista, è fissata per l’8 novembre 2024 alle ore 19.00. L’evento offrirà una performance di luce e musica, con l’esibizione straordinaria della European Spirit of Youth Orchestra, diretta dal Maestro Igor Kuret.

L’esposizione delle creazioni di Celiberti sarà aperta a tutti i cittadini, visitatori e studiosi d’arte di Bruxelles fino al 10 gennaio 2025.

Prenotazioni per l’inaugurazione del l’8 novembre:  https://lc.cx/_5BAZQ

Luogo: Rue du Commerce, 49 – 1000 Bruxelles

Orari di apertura

Mattina: da lunedì a venerdì 10:00 – 12:00

Pomeriggio da lunedì a giovedì 15:00 – 17:00

Ingresso gratuito

GIORGIO CELIBERTI (Udine, 19 novembre 1929)

pittore e scultore  

Considerato tra i più grandi protagonisti dell’arte italiana, è autore di un’estetica al di fuori del tempo. Opera in un vastissimo, scenografico studio/ laboratorio nel cuore di Udine, sua città natale, dove da decenni riesce a raccontare in modo personalissimo e icastico la tragedia della vita ma anche a trasformare e a innalzare magicamente un oggetto di uso comune a multiplo d’arte, destando interesse e stupore per la sua capacità d’intrecciare in esso creatività, funzione, divertissement e un pizzico d’ironia. Conta 76 anni di attività a partire dalla storica Biennale di Venezia del ’48, la prima del dopoguerra, cui partecipò appena diciannovenne.

Ha iniziato il suo percorso artistico studiando a Venezia con Emilio Vedova ed esponendo in seguito nelle più prestigiose manifestazioni artistiche in Italia e all’estero. Capace di intervenire con molta abilità pure nella grande dimensione, ha creato per esempio nel 1991 un affresco di oltre 800 metri quadrati sul soffitto della Sala Celiberti dell’Hotel Kawakyu di Shirahama in Giappone.

La sua creatività è caratterizzata da un forte impegno nel custodire e tramandare la memoria attraverso le opere d’arte come accade per esempio per la tragedia dei bambini ebrei internati e morti a migliaia nel campo di concentramento nazista di Terezin vicino a Praga: un simbolismo essenziale e crudo, che incide la materia di graffi e segni e racconta una vicenda lacerante, ma in esso codici e segnali d’amore, espressi attraverso una gestualità decisa, intensa e fortemente allusiva, lanciano un messaggio di speranza, simbolizzato spesso dal volo delle farfalle, e di luce. Una sperimentazione inarrestabile – espressa attraverso i materiali più vari, dalla pittura alla scultura, dalla ceramica all’affresco, all’incisione – in cui l’esperienza di Terezin, vissuta nel 1965, ha generato una svolta determinante. In tal modo Celiberti appare un vigoroso poeta dell’immagine, che trae dalle memorie più antiche dell’uomo ispirazione e linfa, mostrandosi testimone sensibilissimo del nostro passato più antico e del presente, ma posando lo sguardo al di là e al disopra del reale per cogliere la speranza di un’alba di sogno per il nostro futuro.

  • Organizzato da: Marianna Accerboni
  • In collaborazione con: Regione Friuli Venezia Giulia e Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles